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venerdì 30 novembre 2012

Francesco Guccini - GLI ARTISTI - accordi testo e video

Francesco Guccini - GLI ARTISTI - accordi testo e video






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RE SOL RE SOL6 RE SOL RE SOL6 RE7+ SOL7+ RE7+ SOL7+ RE7+ SOL7+ RE7+ SOL7+ RE FA# SIm FA#m7 Gli artisti non nascono artisti, SOL RE MIm LA non sembrano strani animali MIm LA7 FA#m SIm ma nascono un po' come tutti, SOL FA#m MIm LA come individui normali. RE FA# SIm FA#m7 Hanno lacrime e riso, SOL RE MIm LA hanno due occhi e due mani MIm LA7 FA#m SIm hanno stampata sul viso SOL FA#m MIm LA l'impronta di esseri umani. FA# SIm Poi, appena un po' cresciuti, MIm LA4 RE li avvolge una strana espressione DO#4 DO# FA#m FA#7 e appare sui volti convinti SIm MI LA4 LA la stigmata della vocazione. FA#4 FA# SIm Non sperano di fare il pompiere, MIm LA4 RE l'astronauta o il ciclista, DO#4 DO# FA#m FA#7 non vogliono un comune mestiere SIm MI LA4 LA ma vogliono essere artista. RE7+ SOL7+ RE7+ SOL7+ RE FA# SIm FA#m7 Non sono più alti o più belli SOL RE MIm LA ma indossano panni curiosi, MIm LA7 FA#m SIm son quelli che lancian coltelli SOL FA#m MIm LA sognando di esser famosi. RE FA# SIm FA#m7 C'è quello che annaspa e si pigia SOL RE MIm LA da abile contorsionista, MIm LA7 FA#m SIm chiudendosi in una valigia SOL FA#m MIm LA con un costume d'artista. FA#4 FA# SIm E girano il mondo dei circhi, MIm LA4 RE vagando di quà e di là, DO#4 DO# FA#m FA#7 paghi d'applausi sol quando SIm MI LA4 LA si inchinano e gridan Voilà FA#4 FA# SIm E amano donne fedeli, MIm LA4 RE che aspettano nel carrozzone, DO#4 DO# FA#m FA#7 rattoppano la calzamaglia SIm MI LA4 LA e adorano il loro campione. RE SOL RE SOL6 RE FA# SIm FA#m7 Ci sono il cantante e l'attore, SOL RE MIm LA il poeta lo stilista, MI LA7 FA#m SIm spesso son geni incompresi SOL FA#m MIm LA ma sempre si sentono artista. RE FA# SIm FA#m7 Ah! come invidio gli artisti SOL RE MIm LA che vivono nell'utopia! MIm LA7 FA#m SIm Perché anche una vita infelice SOL FA#m MIm LA si illumina con la fantasia. FA#4 FA# SIm Io semplice essere umano, MIm LA4 RE costretto a costretti ideali, DO#4 DO# FA#m FA#7 son solo un umile artigiano SIm MI LA4 LA e volo con piccole ali. FA#4 FA# SIm E fabbrico sedie e canzoni, MIm LA4 RE erbaggi amari cicoria, DO#4 DO# FA#m FA#7 o un grappolo di illusioni SIm MI LA4 LA che svaniscono dalla memoria, SOLm LA RE RE7+ e non restano nella memoria.

Francesco Guccini - L' Ultima Thule







Testo e accordi per chitarra

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RE Non so che viso avesse LA7 RE LA7 neppure come si chiamava RE con che voce parlasse LA7 RE LA7 con quale voce poi cantava SOL LA RE quanti anni avesse visto allora SOL LA RE di che colore i suoi capelli SOL LA FA#m SIm ma nella fantasia ho l'immagine sua: SOL LA RE gli eroi son tutti giovani e belli, SOL LA RE gli eroi son tutti giovani e belli, SOL LA RE gli eroi son tutti giovani e belli... RE LA7 Conosco invece l'epoca dei fatti RE LA7 qual era il suo mestiere: RE i primi anni del secolo LA7 RE LA7 macchinista, ferroviere SOL LA RE i tempi in cui si cominciava SOL LA RE la guerra santa dei pezzenti SOL LA FA#m SIm sembrava il treno anch'esso un mito di progresso SOL LA RE lanciato sopra i continenti, SOL LA RE lanciato sopra i continenti, SOL LA RE lanciato sopra i continenti... RE E la locomotiva LA7 RE LA7 sembrava fosse un mostro strano RE che l'uomo dominava LA7 RE LA7 con il pensiero e con la mano SOL LA RE ruggendo si lasciava indietro SOL LA RE distanze che sembravano infinite SOL LA FA#m SIm sembrava avesse dentro un potere tremendo SOL LA RE la stessa forza della dinamite, SOL LA RE la stessa forza della dinamite, SOL LA RE la stessa forza della dinamite.. RE Ma un' altra grande forza LA7 RE LA7 spiegava allora le sue ali RE parole che dicevano LA7 RE LA7 "gli uomini son tutti uguali" SOL LA RE e contro ai re e ai tiranni SOL LA RE scoppiava nella via SOL LA FA#m SIm la bomba proletaria e illuminava l'aria SOL LA RE la fiaccola dell'anarchia, SOL LA RE la fiaccola dell'anarchia, SOL LA RE la fiaccola dell'anarchia... RE Un treno tutti i giorni LA7 RE LA7 passava per la sua stazione RE un treno di lusso LA7 RE LA7 lontana destinazione SOL LA RE vedeva gente riverita SOL LA RE pensava a quei velluti, agli ori SOL LA FA#m SIm pensava al magro giorno della sua gente attorno SOL LA RE pensava un treno pieno di signori, SOL LA RE pensava un treno pieno di signori, SOL LA RE pensava un treno pieno di signori... RE Non so che cosa accadde LA7 RE LA7 perché prese la decisione RE forse una rabbia antica LA7 RE LA7 generazioni senza nome SOL LA RE che urlarono vendetta SOL LA RE gli accecarono il cuore SOL LA FA#m SIm dimenticò pietà, scordò la sua bontà SOL LA RE la bomba sua la macchina a vapore, SOL LA RE la bomba sua la macchina a vapore, SOL LA RE la bomba sua la macchina a vapore... MI MI E sul binario SI7 MI SI7 stava la locomotiva MI la macchina pulsante SI7 MI SI7 sembrava fosse cosa viva LA SI MI sembrava un giovane puledro LA SI MI che appena liberato il freno LA SI SOL#m DO#m mordesse la rotaia con muscoli d'acciaio LA SI MI con forza cieca di baleno, LA SI MI con forza cieca di baleno, LA SI MI con forza cieca di baleno... MI E un giorno come gli altri SI7 MI SI7 ma forse con più rabbia in corpo MI pensò che aveva il modo SI7 MI SI7 di riparare a qualche torto LA SI MI Salì sul mostro che dormiva LA SI MI cercò di mandar via la sua paura LA SI SOL#m DO#m e prima di pensare a quel che stava a fare LA SI MI il mostro divorava la pianura, LA SI MI il mostro divorava la pianura, LA SI MI il mostro divorava la pianura... MI Correva l' altro treno SI7 MI SI7 ignaro e quasi senza fretta MI nessuno immaginava SI7 MI SI7 di andare verso la vendetta LA SI MI ma alla stazione di Bologna LA SI MI arrivò la notizia in un baleno: LA SI SOL#m DO#m "notizia di emergenza, agite con urgenza LA SI MI un pazzo si è lanciato contro al treno, LA SI MI un pazzo si è lanciato contro al treno, LA SI MI un pazzo si è lanciato contro al treno..." FA FA Ma intanto corre, corre DO7 FA DO7 corre la locomotiva FA e sibila il vapore DO7 FA DO7 e sembra quasi cosa viva SIb DO FA e sembra dire ai contadini curvi SIb DO FA il fischio che si spande in aria: SIb DO LAm REm "Fratello, non temere, che corro al mio dovere SIb DO FA Trionfi la giustizia proletaria! SIb DO FA Trionfi la giustizia proletaria! SIb DO FA Trionfi la giustizia proletaria!" MI MI E intanto corre corre SI7 MI SI7 corre sempre più forte MI e corre corre corre SI7 MI SI7 corre verso la morte LA SI MI e niente ormai può trattenere LA SI MI l'immensa forza distruttrice LA SI SOL#m DO#m aspetta sol lo schianto e poi che giunga il manto LA SI MI della grande consolatrice, LA SI MI della grande consolatrice, LA SI MI della grande consolatrice... RE RE La storia ci racconta LA7 RE LA7 come finì la corsa RE la macchina deviata LA7 RE LA7 lungo una linea morta SOL LA RE con l'ultimo suo grido d'animale SOL LA RE la macchina eruttò lapilli e lava SOL LA FA#m SIm esplose contro il cielo, poi il fumo sparse il velo SOL LA RE lo raccolsero che ancora respirava, SOL LA RE lo raccolsero che ancora respirava, SOL LA RE lo raccolsero che ancora respirava... MI MI Ma a noi piace pensarlo SI7 MI SI7 ancora dietro al motore MI mentre fa correr via SI7 MI SI7 la macchina a vapore LA SI MI e che ci giunga un giorno LA SI MI ancora la notizia LA SI SOL#m DO#m di una locomotiva, come una cosa viva LA SI MI lanciata a bomba contro l' ingiustizia, LA SI MI lanciata a bomba contro l' ingiustizia, LA SI MI lanciata a bomba contro l' ingiustizia,

Francesco Guccini - QUEL GIORNO D'APRILE - accordi, testo e video

Francesco Guccini - QUEL GIORNO D'APRILE - accordi, testo e video







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RE Il cannone è una sagoma nera MI contro il cielo cobalto DO#m7 ed il gallo passeggia impettito FA#m dentro il nostro cortile SIm SIm7 se la guerra è finita perché MI ti si annebbia di pianto LA7 RE7 questo giorno d'aprile SIm SIm7 Ma il paese è in festa e saluta MI7 i soldati tornati LA mentre mandrie di nuvole pigre FA#m7 dormono sul campanile SIm SIm7 ed ognuno ritorna alla vita MI come i fiori dei prati LA RE come il vento di aprile FA#m E la Russia è una favola bianca SOL#7 che conosci a memoria DO#m DO#m7 e che sogni ogni notte stringendo FA#7 la sua lettera breve LA le cicogne sospese nell'aria RE7 il suo viso bagnato di neve SOL E l'Italia cantando ormai libera MI allaga le strade FA sventolando nel cielo bandiere DO impazzite di luce SOL e tua madre prendendoti in braccio MIm piangendo sorride FA mentre attorno qualcuno RE una storia o una vita ricuce MIm MIm7 e chissà se hai addosso un cappotto LA7 o se dormi in un caldo fienile LAm DO sotto il glicine tuo padre lo aspetti SI7 con il sole d'aprile MI E' domenica e in bici con lui FA# hai più anni e respiri l'odore SI7 delle sue sigarette e del fiume SOL#m7 che morde il pontile DO#m si dipinge d'azzurro o di fumo FA#7 ogni vago timore SI7 MIb7 in un giorno di aprile SOL#m Ma nei suoi sogni continua la guerra SIb e lui scivola ancora MIbm sull'immensa pianura e rivela SOL#7 in quell'attimo breve SOLdim le cicogne sospese nell'aria MI7 i compagni coperti di neve LA E l'Italia è una donna che balla FA#m7 sui tetti di Roma SOL nell'amara dolcezza dei film RE dove canta la vita LA ed un Papa si affaccia FA#m7 e accarezza i bambini e la luna SOL mentre l'anima dorme davanti MI a una scatola vuota FA#m FA#m7 Suona ancora per tutti campana SI e non stai su nessun campanile RE perché dentro di noi troppo in fretta REm ci allontana LA quel giorno di aprile. FA#m SOL MI SIm LA

Francesco Guccini - L'ultima volta










Il testo

Quando è stata quell’ultima volta
che ti han preso quei sandali nuovi
al mercato coi calzoni corti
e speranza d’estate alla porta

ed un sogno che più non ritrovi
e quei sandali duravan tre mesi
poi distrutti in rincorse e cammino
quando è stata quell’ultima volta
che han calzato il tuo piede bambino
lungo i valichi dell’Appennino

Quando è stata quell’ultima volta
che ti ho vista e poi forse baciata
dimmi adesso ragazza d’allora
quando e dove te ne sei andata
perchè e quando ti ho dimenticata

Ti sembrava durasse per sempre
quell’amore assoluto e violento
quando è stato che finito il niente
perchè è stato che tutto si è spento
non ha visto nemmeno settembre

Quando è stata quell’ultima volta
che hai sentito tua madre cantare
quando in casa leggendo il giornale
hai veduto tuo padre fumare
mentre tu ritornavi a studiare
in quei giorni ormai troppo lontani
era tutto presente e il futuro
un qualcosa lasciato al domani
un’attesa di sogno e di oscuro
un qualcosa di incerto e insicuro

Sarà quando quell’ultima volta
che la vedi e la senti parlare
quando il giorno dell’ultima volta
che vedrai il sole nell’albeggiare
e la pioggia ed il vento soffiare
ed il ritmo del tuo respirare
che pian piano si ferma e scompare






  accordi   

RE         SOL/SI            RE 
Quando è stata quell’ultima volta
RE           SIm              LA7
che ti han preso quei sandali nuovi
SOL/SI         LA7     RE
al mercato coi calzoni corti
RE           SOL/SI      LA7
e speranza d’estate alla porta
RE           LA7           RE
ed un sogno che più non ritrovi
RE           SOL/SI       LA7 
e quei sandali duravan tre mesi
SOL/SI        LA7            RE
poi distrutti in rincorse e cammino
RE       SOL/SI              RE
quando è stata quell’ultima volta
RE      SOL/SI                LA7
che han calzato il tuo piede bambino
RE    SOL/SI RE SOL LA7    RE 
lungo i valichi dell’Appennino


RE         SOL/SI            RE 
Quando è stata quell’ultima volta
RE           SIm              LA7
che ti ho vista e poi forse baciata
SOL/SI         LA7     RE
dimmi adesso ragazza d’allora
RE           SOL/SI      LA7
quando e dove te ne sei andata
RE           LA7           RE
perchè e quando ti ho dimenticata
RE           SOL/SI       LA7 
Ti sembrava durasse per sempre
SOL/SI        LA7            RE
quell’amore assoluto e violento
RE       SOL/SI              RE
quando è stato che finito il niente
RE      SOL/SI                LA7
perchè è stato che tutto si è spento
RE    SOL/SI RE SOL LA7    RE 
non ha visto nemmeno settembre


MI         LA              MI
Quando è stata quell’ultima volta
MI          LA             SI
che hai sentito tua madre cantare
LA          SI               MI
quando in casa leggendo il giornale
MI         LA         SI
hai veduto tuo padre fumare
LA          SI          MI
mentre tu ritornavi a studiare
LA          SI             MI
in quei giorni ormai troppo lontani
MI         LA           SI
era tutto presente e il futuro
LA          SI           MI
un qualcosa lasciato al domani
MI          SI           LAsus
un’attesa di sogno e di oscuro
MI SI MI LA SI MI
un qualcosa di incerto e insicuro


RE      SOL/SI          RE
Sarà quando quell’ultima volta
RE          SIm         LA7
che la vedi e la senti parlare
SOL/SI      LA7          RE
quando il giorno dell’ultima volta
RE        LA7            RE
che vedrai il sole nell’albeggiare
RE      SOL/SI          LA7
e la pioggia ed il vento soffiare
RE        SOL/SI       LA7
ed il ritmo del tuo respirare
RE        SOL/SI          RE
che pian piano si ferma e scompare

Francesco Guccini - L'ultima Thule









tracklist:

1. Canzone di notte n° 4
2. L'ultima volta
3. Su in collina
4. Quel giorno d'aprile
5. Il testamento di un pagliaccio
6. Notti
7. Gli artisti
8. L'ultima Thule